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Fai Cisl Bari

Migranti, Fai Cisl: “Profondo dolore per la morte nel Cara di Palese, serve salto di qualità su accoglienza e inclusione”

Bari, 5 novembre 2024 – “La tragica morte di un migrante nel Cara di Palese dopo aver ingoiato delle pile, ci induce profondo dolore ma ci porta anche a rinnovare il nostro appello per migliorare le difficili condizioni di vita a cui sono sottoposti i migranti ospiti delle strutture di accoglienza”.

Lo afferma il Segretario Generale della Fai-Cisl Bari Vincenzo Cinquepalmi commentando la morte di un migrante 33enne nel Cara di Palese.

“In tante occasioni, infatti – commenta il sindacalista – abbiamo fatto sopralluoghi e incontri con i migranti sia nei ghetti che nelle varie strutture di accoglienza, l’ultima volta ad agosto eravamo stati proprio al Cara di Bari Palese nell’ambito della campagna ‘Tutele in Movimento’ incontrando soprattutto giovani e famiglie per raccogliere le loro istanze e riportarle a tutte le istituzioni, oggi questo drammatico incidente sottolinea ancora di più la necessità di rafforzare la tutela dei diritti e delle condizioni psicologiche di chi è costretto a vivere in situazioni di grande fragilità”.

Un commento sulla vicenda giunge anche dal Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota: “Il Cara può e deve essere un’alternativa concreta e dignitosa alla vita nei ghetti e deve servire a processi di regolarizzazione delle presenze, di inserimento lavorativo, di affermazione della legalità. Oggi siamo vicini più che mai a tutti gli ospiti di queste strutture, molti dei quali hanno un ruolo fondamentale nella nostra agricoltura, e torniamo a chiedere maggiore attenzione a tutte le istituzioni affinché non si ripetano simili tragedie e ci sia un salto di qualità nelle politiche di accoglienza e inclusione a tutti i livelli”.

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